Apple e i media: che fine ha fatto il reality distortion field?

Sotto la guida di Tim Cook, Apple si è aperta alla stampa come mai aveva fatto prima. Piccole rivelazioni e concessioni ai giornalisti, comunicati più frequenti ed un approccio diverso da quello che caratterizzava Jobs, molto più scontroso e di certo meno incline alle aperture nei confronti dei giornalisti che non rientrassero nel novero dei suoi “amici”.

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Il risultato, paradossalmente, è esattamente il contrario di quanto ci si poteva aspettare. Non una risposta positiva a questo slancio ma attacchi continui che si fanno veicolo di una generale percezione di un “declino” dell’azienda contraddetto dai fatti e dai numeri.

Apple: per la sesta volta compagnia più ammirata secondo Fortune

Apple-Money

Ogni anno la celebre rivista Fortune stila una lista delle 50 compagnie più ammirate. Comparire nella lista è una onorificenza non da poco, anche perché Fortune è considerata tra le più influenti riviste legate al mondo dell’industria. Per il 2012 è stata posizionata a capo della classifica, per la sesta volta consecutiva, Apple.

Fortune: l’evoluzione di Apple sotto Tim Cook

Sono passati ormai 9 mesi da quanto Tim Cook ha preso il posto di Steve Jobs al timone di Apple. Pochi per capire quale sia davvero il nuovo corso che Cook ha imposto all’azienda ma un numero sufficiente per permettere ai giornalisti di trarre le prime conclusioni. Adam Lashinsky, columnist di Fortune di chiara fame e autore del libello “Inside Apple“, pubblicato qualche mese fa, si è cimentato nell’impresa e ha prodotto un interessante profilo dell’evoluzione di Apple a pochi mesi dall’anniversario della nomina a CEO di Tim Cook.

Lashinsky, con un sapiente meccanismo di contrappesi, mescola i molti aspetti positivi evidenti con altri che possono instillare il dubbio sulla direzione che ha preso l’azienda dopo il cambiamento epocale che ha attraversato dopo la dipartita di Steve Jobs.

Inside Apple disponibile su iBookstore

Su iBookstore è disponibile da oggi “Inside Apple”, il libro del reporte di Fortune Adam Lashinsky che promette di offrire uno sguardo indiscreto ai meccanismi e ai segreti dell’azienda di Cupertino. Se la biografia di Steve Jobs scritta da Walter Isaacson è il libro ufficiale sulla vita dell’uomo, questo Inside Apple è la controparte “clandestina” che fa luce sui segreti e sul funzionamento della compagnia che Jobs ha contribuito a creare e che, con tutti i suoi collaboratori, ha portato all’attuale inarrestabile successo.

Dalla descrizione del libro:

“Se Apple è la risposta della Silicon Valley alla fabbrica di cioccolato di Willy Wonka, allora l’autore Adam Lashinsky fornisce ai lettori il biglietto dorato per entrare. In questo libro fondamentale sulla leadership e sull’innovazione, l’autore presenterà ai lettori concetti come la “DRI” (la pratica Apple di assegnare ad ogni compito un Individuo Direttamente Responsabile) e la Top 100 (un rito annuale in cui vengono scelti 100 dirigenti Apple come in una società segreta à la Skull & Bones per un ritiro segreto in compagnia di Steve Jobs).”

Q3 2011 Apple: le diverse stime di analisti e blogger finanziari

Il terzo trimestre dell’anno fiscale 2011 di Apple si è concluso lo scorso sabato, 25 giugno. Come sempre gli analisti professionisti delle maggiori firm del settore hanno dato le proprie stime sul fatturato che Apple ufficializzerà verso fine luglio e altrettanto hanno fatto i blogger finanziari (o analisti indipendenti se preferite). Anche a questo giro la discrepanza fra il consensus dei pro e degli indipendenti è superiore ai 2 miliardi di dollari. Neanche a dirlo le previsioni più ottimiste sono quelle dei blogger. Che in altre parole sono quelli che da dieci trimestri a questa parte ci azzeccano, a discapito dei blasonati colleghi dal colletto bianco.

Niente iPhone e iPad nelle promozioni di terze parti

Iphone gratis

Le norme che regolamentano l’utilizzo di prodotti Apple per promozioni di terze parti esistono già da un anno ma sembrerebbe che non siano molto rispettate da coloro che organizzano contest di vario genere e mettono in palio i prodotti dell’azienda di Cupertino.

Per questo motivo, secondo quanto riportato da Fortune, Apple sarà più attenta nel far sì che le linee guida per le promozioni siano effettivamente rispettate. Tali regole impediscono l’utilizzo di iPad, iPhone o buoni regalo per iPhone come premi nei contest organizzati da terze parti. Il documento che le descrive risale ad aprile 2010 ma, nella realtà dei fatti, è come se non fosse mai esistito.

Apple raggiunge il 35esimo posto della classifica Fortune 500

Apple Fortune

Apple FortuneFortune ha pubblicato l’attesissima Top 500 del 2010, la classifica delle aziende più importanti del mondo per fatturato. Apple si piazza al 35esimo posto, guadagnando ben 21 posizioni rispetto alla classifica dell’anno precedente.

Con un fatturato di poco superiore ai 65 miliardi di dollari, Apple occupa un posto importante nella classifica di Fortune, la società è stata premiata per essere riuscita ad espandere il suo impero grazie a prodotti cool e di tendenza (non dimentichiamoci che nel 2010 è stato lanciato l’iPad), inoltre Apple viene elogiata per aver aperto le porte a nuovi mercati, come quello cinese.

Steve Jobs uomo dell’anno di TIME, oppure no?

Già da quasi un mesetto, come da tradizione, TIME Magazine ha aperto le votazioni online per l’uomo dell’anno 2010. Nella lista, anche nel 2010, compare il nome di Steve Jobs, che si piazza per adesso al 6 posto delle preferenze degli utenti, con quasi 15.000 voti.
A scegliere la persona dell’anno però non sono i lettori e gli utenti online, che al momento sembrano ad esempio premiare curiosamente il premier turco Erdogan, ma i giornalisti e gli editor di TIME.

E per quanto Steve Jobs sia finito ancora inevitabilmente nella lista dei candidati e abbia dalla sua degli endorsement di livello come quello ufficiale di Marissa Mayer (Google), ci sono buoni motivi perché anche nel 2010 TIME non scelga di assegnare il titolo al co-fondatore di Apple.

iPod touch rappresenta il 38% dei dispositivi iOS venduti

Quando Steve Jobs, dal palco dello Yerba Buena Center For The Arts di San Francisco, diceva che l’iPod touch è diventato pian piano l’iPod più venduto tra quelli proposti da Apple non sbagliava.

Come riporta AppleInsider, dei 120 milioni di dispositivi venduti che eseguono iOS ben il 37% sono iPod touch. Un risultato davvero importante per il lettore multimediale “tutto fare” con display touch-screen, considerando che la percentuale è diminuita sin dal lancio di iPad.

Fortune: Jobs e Ive nominati “smartest” CEO e Designer

Fortune ha pubblicato la classifica delle 50 personalità più brillanti dell’Information Technology. Steve Jobs è stato scelto come “smartest” Chief Operative Officer, mentre Jony Ive, il VP a capo della divisione progettazione di Cupertino, è il più brillante fra i designer.

I cinquanta professionisti che sono entrati nella speciale classifica di Fortune, suddivisa in dieci categorie, sono stati selezionati da 100 esperti del settore sulla base della loro “intelligenza” nello svolgimento del proprio lavoro e in relazione all’impatto sociale della loro attività.

iPad: 9 clienti su 10 sono soddisfatti

Philip Elmer-DeWitt ha riportato su Fortune i risultati di un recente sondaggio condotto da ChangeWave attraverso il quale è stato chiesto a 153 persone il loro giudizio su iPad. Il 74% degli intervistati si considera molto soddisfatto mentre il 17% si considera abbastanza soddisfatto; in totale, quindi, il 91% dei possessori di iPad è contento dell’acquisto effettuato e solamente il 2% si ritiene abbastanza o molto insoddisfatto.

Agli intervistati è stato chiesto anche qual è l’aspetto che apprezzano meno della “latest creation” di Apple e le risposte sono state abbastanza varie: l’11% non digerisce la mancanza di Adobe Flash, il 9% è seccato dai problemi di connessione a Internet, il 9% si lamenta della difficoltà nel mantenere pulito il display. Il 7% non ritiene sufficienti le app disponibili e per un ulteriore 7% è un dispositivo troppo pesante.

Fortune: anche nel 2010 Apple è la più stimata

Per il terzo anno consecutivo Apple conquista il primo posto nella classifica delle 50 “most admired companies” del mondo stilata da Fortune. L’azienda di Cupertino ha raggiunto il vertice di questa speciale lista, creata dalla nota rivista in base ai pareri di 4200 esperti del settore finanziario, con il più ampio margine di punteggio mai ottenuto dal primo classificato.

Fra i motivi citati per motivare questa riconferma della stima del settore nei confronti di Apple ci sono i 250 milioni di iPod, i 43 milioni di iPhone e i 32 milioni di iPod touch venduti fin oggi, nonché la “promessa” iPad. Nel profilo dedicato ad Apple che accompagna la classifica, Christopher Tkaczyk cita il CEO di BMW Norbert Reithofer che ha speso parole di ammirazione per Apple: “Il mondo intero ha trattenuto il respiro prima che l’iPad venisse annunciato. Questo è brand management al massimo livello.”

AdWeek: ‘Get A Mac’ è la pubblicità del decennio

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AdWeek ha conferito il premio di “Pubblicità del decennio” agli spot pubblicitari “Get A Mac” di Apple. Elogiando l’efficacia delle pubblicità ideate e realizzate da TBWA Media Arts Lab, la bibbia dell’advertising ha annunciato:

“Apple si è sempre distinta dagli spot associati alla categoria dei computer, ma il marchio si è effettivamente realizzato nel 2006 con il lancio delle pubblicità “Get A Mac” di TBWA Media Arts Lab. Questa serie di oltre 60 spot ha portato una sorta di umanità nell’equazione trasformando le macchine in dei cartoni animati umani. Facendo ciò, gli spot comici offrono una comprensione trasparente delle aspirazioni della loro audience e di come le persone si identificano – e si connettono emotivamente – con la tecnologia.”

Fortune: Steve Jobs è il “CEO del decennio” [gallery]

Steve Jobs - foto rare

Fortune Magazine ha “eletto” Steve Jobs come miglior CEO degli ultimi dieci anni e ha dedicato al co-fondatore di Apple un lungo profile article nell’ultimo numero della rivista. La ragione alla base di questa scelta è principalmente una: l’enorme successo che Apple sta riscuotendo nel mondo e la crescita che ha caratterizzato l’azienda dal 2000 ad oggi.

“Jobs è tornato” si legge nell’articolo “E’ come se il suo marchio di fabbrica, la frase ‘one more thing’, ora si applicasse a lui stesso. Dopo un’assenza di sei mesi […] durante la quale  ha subito un trapianto di fegato, è di nuovo al comando di un esercito di 34000 dipendenti[..]”

L’articolo rivela per altro alcuni nuovi particolari sulla storia della Mela, come il fatto che per ben due volte Steve Jobs è stato sfiorato, in passato, dall’idea di trasformare Apple in una Private Company. Dapprima vi fu un’offerta di Larry Ellison (Oracle) e successivamente un tentativo di acquisizione da parte della Silver Lake Partners.

CNNMoney, gruppo editoriale cui Fortune fa riferimento, ha pubblicato sul proprio sito una serie di interessanti contenuti dedicati alla storia di copertina di Fortune. Fra di essi le foto ch e vi riproniamo dopo il salto, scatti rari che è difficilissimo vedere in giro per il web.

Fortune, Apple è in ottima salute

Fortune, la rivista bisettimanale di CNN, ha pubblicato una serie di grafici e tabelle che dimostrano che Apple non solo goda di ottima salute, ma che sia uno dei marchi più forti sulla scena mondiale.

Vediamo insieme queste statistiche, suddivise in cinque diverse aree tematiche, dalla popolarità del sito web al valore monetario delle azioni.

Apple, la più ammirata secondo Fortune

La nota rivista economica Fortune ha pubblicato la Top 20 delle aziende americane più ammirate del 2008. La classifica di Fortune ha un indiscusso valore d’immagine e viene stilata sulla base delle risposte di 3700 intervistati che lavorano nei settori più disparati. Apple si è piazzata al primo posto assoluto ed ha raggiunto il primo posto anche in tre delle 8 classifiche specifiche per aree chiave. Al secondo posto Berkshire Hathaway, il gigante del magnate Warren Buffett, mentre sul terzo gradino del podio è salita la General Electric, prima in classifica nella Top 20 del 2007.  Microsoft? E’ solo sedicesima. L’azienda di Cupertino ha raggiunto il primo posto anche nella Top 50 delle companies più ammirate del mondo.

iPhone o iTablet: come ti creo il rumor

Ieri vi parlavamo delle presunte rivelazioni di uno dei massimi dirigenti di Intel Germania, che avrebbe dato per certo l’arrivo di una sorta di “iPhone un po’ più grande“. In realtà ieri pomeriggio Intel ha smentito seccamente di aver anche solo fatto cenno ad un possibile prodotto futuro di un’azienda esterna della quale Santa Clara non può conoscere la roadmap di sviluppo. Come specificato nella rettifica, il CEO Hannes Schwarader ha solamente nominato l’iPhone prendendolo ad esempio per indicare una tipologia di prodotti che potrebbe giovarsi del nuovo processore ultraportatile Atom. Come si è arrivati dunque ad un rumor del calibro di quello che ieri ha attraversato come una scarica elettrica tutto il MacWeb?

Fortune svela i segreti di Steve Jobs

steve-jobs-cover.jpgL’edizione di questo mese di Fortune esce con una interessante cover story interamente dedicata a Steve Jobs. Peter Elkind, il reporter di Fortune autore dell’articolo, ha intervistato più di cinquanta persone vicine a Steve Jobs e ha scoperto interessanti particolari sull’iCEO. L’articolo, un interessante profilo della personalità di Jobs e della sua visione dell’economia e della finanza, svela anche un particolare esclusivo sulla malattia del co-fondatore di Apple che finora non era mai trapelato.

L’approfondita inchiesta di Elkind restituisce un ritratto non del tutto inedito di Steve Jobs. Uno dei CEO più importanti e stimati d’America ha un carattere difficile, complicato e controverso. E’ capace delle sfuriate più imprevedili e cambi repentini d’opinione, ma ciò nonostante quasi tutti coloro che hanno lavorato con lui ricordano il periodo lavorativo accanto a Jobs come il più fruttuoso della propria carriera. Steve Jobs riesce da sempre ad imporre le proprie decisioni anche quando esse sembrano destinate al fallimento e, fatto ancora più straordinario, ha quasi sempre ragione.

Steve Jobs: professione iGod

steve_jobsoldschool.jpg Carismatico fondatore di Apple Computer e CEO di Pixar, pioniere dell’industria informatica, cinematografica, musicale e da quest’anno, con il lancio di iPhone, dell’industria delle telecomunicazioni. Ce n’era abbastanza perché la rivista Fortune questa settimana decidesse di conferire a Steve Jobs il titolo di uomo d’affari più potente del 2007.

Lo scorso giugno, alla vigilia del lancio di iPhone sul New York Magazine era stato pubblicato un articolo di John Heilemann, in cui l’autore si chiedeva se la carriera di Steve, l’iGod, non fosse ormai arrivata ad un picco, preludio di un’inesorabile discesa. Sei mesi e svariati milioni di iPhone venduti più tardi, anche i dubbi di chi si chiedeva quali pazzi avrebbero comprato un telefono da 500$ sembrano fugati definitivamente e Steve Jobs è membro effettivo dell’empireo del Business, insieme a personaggi del calibro di Rupert Murdoch.